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 POETICA ARTISTICA

CRISTIANO

Per Cristiano la scultura in particolare e l’arte in generale rappresentano un crogiolo di emozioni e sentimenti oltre ad essere un modo per raccontare il proprio mondo interiore e un mezzo attraverso cui creare un ponte fra tale mondo e il resto dell’umanità, in un atto continuo di scambio, dialogo e comprensione. 

Lasciare traccia tangibile non solo di sé come artista ma anche come persona facendo di ogni opera una sorta di antenna capace di trasmettere per sempre a tutti il proprio significato più intrinseco. Ecco il desiderio più grande di Cristiano. 

La sua non è paura della morte bensì paura di sprecare la vita e allora …come fare per evitare un simile spreco? Bisogna imparare ad ascoltare la propria vita, essere capaci di andarle incontro e trovare gli strumenti più idonee per tradurne di volta in volta i messaggi. Nel caso di Cristiano lo strumento per eccellenza è stato da sempre la Scultura in cui l’eternità trova posto e forma, regalando un sogno infinito che va oltre qualsiasi confine geografico e temporale. 

L’atto creativo diventa così un viaggio dentro se stessi, un percorso introspettivo di eliminazione del superfluo e raggiungimento del cuore pulsante di ciò che per l’artista è più autentico e importante.

Le sculture di Cristiano parlano un linguaggio di meraviglia e richiedono, per essere capite, un reale atto di volontà di comprensione da parte degli altri. 

Partendo, infine, dal presupposto che ognuno di noi ha una sua specificità e che dunque tutti siamo diversi, si intuisce come, nel caso dei fratelli Alviti, le creazioni artistiche siano evocative di situazioni e sentimenti che stai poi allo spettatore indagare ulteriormente per arrivare a decifrare sempre nuovi significati, anche e soprattutto in relazione al proprio sentire.

PATRIZIO

Le opere di Patrizio sono intrise di un alone di malinconia e segretamente gridano alla necessità per l’uomo di raggiungere finalmente una libertà sociale che coincide con libertà di espressione scevra dal timore di essere giudicati e messi da parte se non ci si omologa al pensiero e al sentire comuni.

Aleggia su ogni tela una passione forte, decisa per tutto ciò che è vita e non c’è creazione che non tragga origine dallo studio attento dei movimenti degli individui perché, come sottolinea Patrizio, il corpo non mente e alla rappresentazione fisica fa pertanto eco la descrizione sincera dei sentimenti.

Vuoi per il carattere introverso, vuoi per una timidezza che da un po' sempre lo accompagna, Patrizio ha trascorso lunghi anni di introspezione ad osservare e studiare se stesso e la realtà esterna che lo circondava, sviluppando non solo la sensibilità necessaria a riconoscere gli stati d’animo più diversi ma anche la capacità di descriverli.

La musica, inseparabile compagna di viaggio di Patrizio, ha svolto e continua a svolgere nella sua vita e produzione artistica un fondamentale ruolo maieutico essendo lo “strumento” per eccellenza in grado di metterlo in ascolto delle sue più intime sensazioni, sino a farle affiorare in superficie per poi esplodere in creazioni che sono un distillato di sentimenti ed emozioni.

Non a caso l’artista ama definirsi un “accumulatore emozionale”, una spugna che si imbeve di ogni cosa che lo circonda per poi restituire, strizzandosi, tutto il suo contenuto condensato e mischiato in pochi semplici gesti e tratti che trasformano la tela in un vortice di passione e struggimento.

Dipingere è stato sin dall’inizio per Patrizio un atto spontaneo di liberazione, una fucilata, un’esplosione di soggetti che si sono spesso concretizzati in alberi, corpi, braccia, acqua, vento, architetture e schiene.

Alcune opere sono, invece, una sorta di viaggio sociale all’interno dei diversi contesti umani, con uno sguardo gettato in particolare sulla Bellezza e sul modo che ognuno ha di confrontarsi con essa.

L’acquarello, rumore sordo nel silenzio, è il mezzo espressivo prediletto da Patrizio che nel corso del tempo ha tuttavia sperimentato l’utilizzo di materiali puri quali ferro, cemento e stucco per opere dominate dall’assenza di colore dove tutto è naturale, senza artefatto alcuno.

I grandi sogni hanno bisogno di un grande cuore”. Così, spesso, si è ripetuto Patrizio e di certo il suo è un cuore enorme capace di accogliere in sé le sfumature dell’esistenza facendole rivivere sotto forma artistica.

Per  approfondimenti è possibile visitare il sito www.patrizioalviti.com

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